La nuova disciplina del bendessere

La nuova disciplina del bendessere. Vivere il meglio possibile.

Di Vittorino Andreoli

Il bendessere è una condizione esistenziale che tutti possono raggiungere anche, paradossalmente, in presenza di malattie. Il bendessere, infatti, non è qualcosa che raggiungiamo con la medicina o i farmacia, ma uno status di “benessere mentale, fisico e sociale” che va continuamente alimentato.

Il noto psichiatra ribalta l’equazione benessere= ricchezza e buona salute, spiegando che il bendessere ha radici più profonde e interessa il senso dell’esistenza e l’essenziale. Persino la malattia, di per sé destabilizzante, può essere affrontata sotto una nuova luce.

“Il benessere- spiega Andreoli- non è semplicemente l’assenza di malattia, ma qualcosa che tocca l’individuo nella sua interezza. Persino la malattia, talvolta, non impedisce ad una persona di provare gioia”.

Il Prof. Andreoli, psichiatra di fama mondiale, pone le basi di questa nuova disciplina che ha come obiettivo quello di aiutare l’uomo a vivere meglio. Prendendo le distanze da un’idea di felicità legata puramente al successo, al denaro e all’affermazione personale, Andreoli va alle radici dell’esistenzialismo guardando all’individuo nella sua globalità.

Si può intendere questo libro in tanti modi, noi lo vogliamo proporre come un bellissimo viaggio alla ricerca della felicità, un incitamento per tutti a cercare il senso della vita nelle conquiste di tutti i giorni e nelle  persone che stanno intorno a noi. Il bendessere è un percorso che dura una vita intera. 

Il volume è disponibile anche in formato ebook. 

L’ AUTORE

bendessere

Vittorino Andreoli, psichiatra di fama mondiale, è stato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona – Soave ed è membro della New York Academy of Sciences.

Autore di numerosi programmi dedicati agli adolescenti, alle persone anziane e alla famiglia, di numerosi libri e testi divulgativi,  Andreoli si oppone fermamente alla concezione lombrosiana del delitto secondo cui il crimine veniva commesso necessariamente da un malato di mente, e sostiene la compatibilità della normalità con gli omicidi più efferati.