Trucco, tra arte e conoscenza

Il trucco è uno strumento di seduzione, ma anche un elemento per fidelizzare la cliente a patto di conoscere bene ciò che si consiglia, come racconta Alessandra Barlaam, nota make up artist.

Che il trucco sia da sempre parte integrante dell’universo femminile lo possiamo ben immaginare, se già una giovane Coco Chanel, colei che ha rivoluzionato i canoni della moda vestendo le donne di una femminilità senza tempo, amava dire “Se siete tristi, se avete un problema d’amore, truccatevi, mettetevi il rossetto e attaccate”.

Un bell’esempio di come il trucco possa essere inteso non solo come arma di seduzione, ma anche come un vero e proprio anti- depressivo naturale.

Avete mai sentito parlare del lipstick effect? Gli economisti chiamano così quell’impennata di vendite di rossetti che, in genere, si accompagna alle crisi economiche.

Perché una cosa è certa: non c’è niente di meglio- ed economico- di un bel rossetto per sconfiggere la tristezza.

Nonostante la sua innegabile forza, il fascino del trucco non si esaurisce nel suo effetto anti-depressivo: il trucco è il complemento di ogni beauty routine, lo strumento per dar forma al nostro desiderio di piacere e piacerci.

In altre parole: l’insostituibile compagno di ogni donna.
Al make up come elemento chiave del rapporto tra volto, psiche e bellezza, ICQ dedicherà ampio spazio nel seminario “PNEI, PSICOLOGIA ESTETICA DEL VOLTO E TECNICHE di MAKE UP” che vedrà la partecipazione di Alessandra Barlaam, nota makeup artist e lookmaker.

1- Secondo lei, Alessandra, chi opera nel settore della cosmesi (addette alla cosmesi in farmacia, profumeria…) deve avere anche una conoscenza di base del make up?

Sì, senza dubbio. Il trucco rappresenta una parte molto importante dell’universo beauty destinata a svilupparsi ulteriormente in futuro.

A differenza degli altri cosmetici, il trucco unisce il gesto tecnico al gesto estetico: questo significa che la vendita non può prescindere dalla conoscenza della giusta applicazione.

Tra l’altro, è l’unico cosmetico a rivelare la sua funzione in modo estemporaneo.

Attraverso il makeup si possono correggere molti difetti del viso come le discromie della pelle, le occhiaie, la forma degli occhi, dell’ovale, si può ingrandire la bocca e dare maggior volume alle labbra, si possono ridisegnare le sopracciglia, si può ringiovanire un volto ed in generale si può esaltare lo sguardo ed il sorriso conferendo luminosità e bellezza ad ogni donna.

La doppia natura del trucco -correttiva e decorativa- ha portato allo sviluppo di una serie di attività di formazione alla venditrice ed alla cliente finale volte ad insegnare ad utilizzare i prodotti in modo corretto

2- Se fatto nella maniera giusta, anche nel caso del makeup il consiglio mirato può trasformarsi in un efficace strumento di fidelizzazione della cliente…

Certamente! Oggi la cliente che entra nei negozi è particolarmente esigente e preparata e per fare la differenza occorre essere in grado di offrire il massimo: non basta più una conoscenza sommaria dei prodotti beauty o della marca.

La diffusione delle Make-up School nei negozi monomarca di trucco, nelle catene di profumerie e nei tutorial in rete ha contribuito ad elevare il livello medio della conoscenza sulle tecniche di applicazione e ad orientare la cliente nella scelta dei colori e dei prodotti.

Ancora una volta, la conoscenza sommaria da parte della venditrice non è sufficiente: occorre saper dare un valore aggiunto, quel consiglio in più sul colore giusto e sulla corretta applicazione del prodotto capace di fare la differenza rispetto alla vendita online o all’acquisto in grande distribuzione.

3- Quali sono gli errori più comuni che si fanno nel consigliare il trucco ad una persona?

Sicuramente la scelta dei colori declinata in qualsiasi tipologia di prodotto!!!!

Il trucco è colore e, proprio per questo, bisogna conoscere le regole per poterlo usare in modo corretto. Noi professionisti attingiamo al mondo dell’arte per imparare l’uso dei colori complementari e dei colori armonici.

Nel viso ci sono 3 elementi che determinano la scelta dei colori da usare nel trucco: la tonalità della pelle, il colore degli occhi e il colore dei capelli. 

Sono questi gli elementi che devono guidare alla scelta di un ombretto, di un rossetto o di un fard: se uno di questi cambia (come il colore dei capelli), anche i colori del trucco devono cambiare di conseguenza.

Nei beauty-case di molte donne che vengono a fare corsi di self makeup con noi vedo spesso rossetti ed ombretti dai colori sbagliati, che altro non sono se non il frutto di consigli sbagliati.

4- Qual è il legame tra PNEI e trucco?

Il trucco rivela il rapporto complesso tra il viso nudo e l’immagine che ciascuna donna vuole dare di se stessa. E’ il principale mezzo attraverso cui si mostra agli altri la propria identità.

Dietro questa “insostenibile leggerezza dell’essere” c’è una richiesta di bellezza e benessere per gratificarsi e prendersi cura di sé. Il trucco è applicato sulla pelle che è l’unico organo visibile e strettamente connesso al sistema nervoso, endocrino ed immunitario.

Sentirsi meglio aumenta la propria autostima, rende più felici e sicuri nell’incontro con l’altro. Ed essere più felici aumenta anche le difese immunitarie.

La bellezza è un diritto e come tale va tutelato ed aiutato.

Il trucco gioca un ruolo molto importante in questa richiesta, perché può aiutare a risolvere un inestetismo istantaneamente senza produrre modificazioni permanenti, senza creare disagi e dando modo di adeguare i propri gusti nel tempo.

Il rituale del trucco è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: ecco perché molte aziende produttrici stanno formulando cosmetici sempre più belli e polisensoriali, dove vengono esaltati il packaging, la texture, la profumazione, il sapore di ogni prodotto.