Igiene intima tra salute e prevenzione

L’igiene intima sarà il tema del seminario firmato AIICQ in programma il 27 novembre a Milano. A parlarcene è il Dott. Andrea Brunoro, Direttore Medico dell’Istituto Ganassini.

Una corretta igiene intima è una pratica che andrebbe trasmessa a tutti, ai professionisti della salute come alla gente comune, perché la conoscenza di questo argomento è scarsa e i tabù ancora moltissimi.

Non parliamo tanto delle corrette modalità di lavaggio e pulizia, quanto piuttosto della scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze, utile a prevenire molti disturbi intimi piuttosto diffusi ( perdite, infiammazioni, secchezza, cistiti….).

Non tutti sanno che si dovrebbero scegliere prodotti intimi diversi “per lui” e “per lei” o che i prodotti per l’igiene intima femminile andrebbero scelti in base all’età.

Di questo e di molto altro ancora parlerà il Dott. Andrea Brunoro, Direttore Medico dell’Istituto Ganassini di Ricerche Biochimiche e Medico Estetico, nel corso del seminario “PREVENZIONE E SALUTE INTIMA” che si terrà a Milano il prossimo 27 novembre.

Obiettivo del seminario sarò quello di fornire ai partecipanti nozioni generali sull’anatomia dell’apparato genitale femminile, sulle sostanze funzionali impiegate nel trattamento cosmetico funzionale ed estetico dell’apparato stesso e fornire consigli utili per offrire un consiglio qualificato sul punto vendita. Un’anticipazione dei temi trattati in questa intervista.

1. Quali sono gli aspetti più importanti da tenere sotto controllo quando si parla di igiene intima?

Sicuramente il più importante è mantenere il benessere intimo, che si raggiunge quando il soggetto gode di buona salute e non lamenta disturbi intimi (secchezza, dolore, prurito, perdite non fisiologiche…). Per garantire questo benessere i prodotti per l’igiene intima devono avere delle caratteristiche formulative ben precise che variano in base al genere e all’età.

2. Perchè i prodotti per l’igiene intima femminile devono seguire l’età anagrafica della donna? 

L’aspetto più importante, ma non l’unico, che dev’essere tenuto in considerazione e che varia in funzione dell’età della donna è il pH vaginale, fondamentale nel mantenere il benessere intimo.

Il pH è una misura che indica il grado di acidità (pH da 0 a 7) o di basicità (da 7 a 14) dei liquidi biologici e dei tessuti. Può essere misurato con uno stick che cambia colore a seconda del valore.

Variazioni di pH- anche minime- possono portare allo sviluppo di problematiche come bruciori, arrossamenti, secchezza; nei casi più gravi possono sfociare in alterazioni vere e proprie della flora microbica e portare allo sviluppo di infezioni come vaginosi o vaginiti.

Dal punto di vista “intimo” possiamo suddividere la vita di una donna in 5 momenti fondamentali: età pre-puberale, età fertile, età peri-menopausale (quando la donna si avvicina alla menopausa), età menopausale e post-menopausale.

Altro momento fondamentale è quello della gravidanza, che vede la donna interessata da cambiamenti fisici, ormonali, e anche intimi, importantissimi.

3. Come cambia il pH nel corso della vita di una donna?

Durante l’età pre-puberale il pH è tendenzialmente più neutro e diventa decisamente più acido, tra il 3.8 e il 4.4, durante l’età fertile; nelle fasi pre-menopausale e menopausale tende nuovamente a neutralizzarsi e a diventare meno acido.

Queste variazioni di pH hanno un significativo impatto sulla composizione della microflora vaginale e se la microflora non è supportata da un prodotto con un pH corretto, queste alterazioni possono portare alla comparsa delle problematiche sopra citate.

Le variazioni di cui abbiamo parlato interessano soprattutto la donna, mentre nell’uomo il pH, pur subendo delle variazioni, si mantiene tendenzialmente stabile per tutta la vita.

4. Si può dire che l’esistenza di prodotti per l’igiene intima specificatamene maschili e femminili non è solo una questione di marketing?

Certo che sì! L’esistenza di prodotti specifici per l’uomo e per la donna non è solo e puramente una questione commerciale o di marketing, ma ha ragioni più profonde e nasce dalla necessità di rispettare differenze anatomiche e di pH importanti.

Se è vero che il pH fisiologico della donna varia in funzione dell’età e degli stadi evolutivi, per mantenersi tendenzialmente sempre acido, quello dell’uomo si mantiene quasi costantemente neutro per tutto il corso della vita.

5. Esiste una correlazione tra fertilità e igiene intima?

Esiste, ma non si può parlare di una correlazione diretta causa-effetto. Potremmo dire che, se un nesso c’è, è indiretto.

Ad esempio se il disequilibrio dovuto all’uso di prodotti per l’igiene intima “non corretti” porta la donna a sviluppare più frequentemente infezioni vaginali che, a loro volta, possono compromettere le possibilità di concepimento, allora possiamo dire che la fertilità può essere messa a rischio da una non corretta igiene intima, ma una cosa dev’essere chiara per non creare della “false informazioni”: la fertilità non passa necessariamente attraverso il concetto di igiene intima.

6. Che ruolo ha il farmacista nel consiglio del prodotto specifico per l’igiene intima?

Fondamentale! Capita spesso che arrivi prima il consiglio del farmacista di quello del ginecologo e per questo si può dire che il suo è un consiglio di primo livello. Il consiglio può interessare sia uno stato di “normalità” e riguardare il mantenimento dello stato fisiologico, oppure può essere legato a situazioni patologiche o parapatologiche.

Quel che va detto è che il consiglio del farmacista dev’essere sempre tecnico, qualificato, consapevole.

Va da sé che questo tipo di consulenza, utilissima oggigiorno, può essere offerta al consumatore solo se il professionista sa approcciare la questione nella maniera giusta e ha conoscenza della materia…

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