Volto tra psicologia e make up

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Volto, tra psicologia estetica e make up. Un breve abstract del nostro seminario “PNEI, Psicologia estetica estetica del volto e tecniche di make up”

Il volto, la ricerca estetica e il complesso rapporto con la cosmesi, strumento indispensabile per valorizzarne immagine ed identità, sono alcuni dei temi trattati nel nostro seminario del 9 maggio, di cui presentiamo qui un breve abstract.  

VOLTO E PSICOLOGIA ESTETICA– DOTT. GIUSEPPE POLIPO

Quante cose può rivelare un volto?

Molte, anzi moltissime, più di quante ne possa rivelare la parola, e con una grande differenza: gli occhi, la bocca, il volto difficilmente possono mentire.

Un osservatore attento e ben allenato, guardando una persona e la sua mimica facciale, potrà facilmente riconoscere un sorriso sincero da uno forzato, uno sguardo aperto da uno chiuso e cogliere tra le espressioni del volto sentimenti ed emozioni: paura, desiderio, attesa, felicità, inquietudine…

Bocca, naso, occhi, gli elementi che caratterizzano il volto umano, comunicano moltissimo dei sentimenti e dei desideri, anche inconsci, di una persona ed è per questo che sapere “leggere” il volto può essere molto utile per interpretare la persona stessa.

Ecco perché, spiega il Dott.Polipo, medico estetico e psicoterapeuta, le discipline come la medicina estetica o la chirurgia plastica dovrebbero sempre intervenire senza stravolgere i lineamenti di una persona, ma armonizzandoli.

Accade allora che le rughe, così odiate, temute, disprezzate, vengano interpretate in maniera diversa, come testimoni di un prezioso vissuto emozionale che va certamente armonizzato, equilibrato, ma sempre portato con fierezza, dignità e consapevolezza.

Un discorso che vale soprattutto se all’apparenza e alla bellezza vogliamo legare il benessere autentico che nasce dalla serenità di presentarsi al meglio ma, anche dall’essere accettati per la nostra autenticità e unicità espressiva,  codici che il nostro volto è cosi magistralmente in grado di comunicare
socialmente.

MAKE UP: TRA FORMA E COLORE

Il workshop  sul make up di Alessandra Barlaam, make up artists, ha offerto un’interessante panoramica sulle varie tipologie di trucco.

Dopo un’ incursione nel trucco professionale, con qualche accenno al maquillage cinematografico, teatrale e al camouflage, si è passati al mondo del trucco “beauty” usato nella vita di tutti giorni.

La testimonianza di Alessandra Barlaam ha toccato i diversi ambiti, mostrando come alla base di tutto ci sia sempre un grande lavoro di studio e d’esperienza.

In campo cinematografico, ad esempio, esiste un importante lavoro di squadra che coinvolge attori e truccatori e che inizia molto tempo prima di girare. Mesi prima del ciak, il team studia attentamente il copione per capire le caratteristiche estetiche e psicologiche del personaggio; caratteristiche che il truccatore dovrà poi riprodurre fedelmente sul volto dell’attore.

Dopo un breve excursus sul trucco cinematografico e sul camouflage, tecnica impiegata per correggere importanti inestetismi del viso come vitiligine e angiomi, sono stati portati alcuni esempi di tecniche di trucco professionale entrate a far parte del lessico quotidiano e impiegate anche nel trucco beauty.

Dal contouring, una tecnica mutuata dal trucco cinematografico con la quale si possono ridisegnare completamente i volumi di un volto grazie al chiaro-scuro, allo strobing, la tecnica impiegata per illuminare i punti chiave del viso e molto apprezzata dalle donne orientali

Tecniche presentate anche in molti tutorial online, a volte con grandi banalizzazioni, ma che necessitano in realtà di una profonda conoscenza delle regole del make up e della correzione dei volumi sia per essere applicati, sia per essere consigliati correttamente nella vendita.

Perché la grande capacità del  trucco beauty, se fatto bene, è quella di essere in grado di rivelare l’identità di ogni donna comunicando con il colore, la forma e l’intensità l’immagine che ciascuno di noi vuole dare di sé.