Supermercato24: bye bye crisi

1- Dott. Pandian da cosa nasce l’idea di Supermercato24?

L’idea nasce da un semplice bisogno di “tempo” sperimentato in prima persona.

Era infatti l’estate 2014, mi trovavo sempre in viaggio per lavoro, e quando tornavo a casa mi sarebbe piaciuto preparare qualcosa per cena per la mia famiglia senza dover andare a fare la spesa, così da poter impegnare quel tempo in altro.

Da quel momento ho cominciato a pensare alla soluzione, un servizio che potesse riconsegnare il bene più prezioso, così il 9 agosto ho iniziato a scrivere il software per realizzare il sito e il 15 settembre 2014 Supermercato24 era online. 

Alla fine dello stesso anno il servizio era già attivo in 5 città con 40 personal shopper, neanche a metà 2015 Supermercato24 era già tra le 10 start up più promettenti nel nostro Paese secondo Wired Italia.

2- Qual è il target” tipo” dei vostri consumatori?

Ad oggi abbiamo circa 40.000 clienti che utilizzano regolarmente il servizio, in particolare il nostro target, oggi, è formato principalmente da donne tra i 25 e i 50 anni, ma anche gli uomini sono un target crescente, in maggioranza professionisti.

In ogni caso il profilo è molto vario e cambia a seconda di ciascuna provincia e città.

Basti pensare che per esempio una delle prime consegne (fatte da me direttamente a Verona nella fase sperimentale) era una confezione di cracker e una bottiglia di Campari ad un anziano con problemi di mobilità.

Mediamente 500 italiani al giorno si fanno fare la spesa dai personal shopper attraverso Supermercato24 sulle 16 province in cui è attivo il servizio, con una battuta di cassa media di circa 60€.

3- E’ vero che lo stesso consumatore acquista in diversi punti vendita e non sempre nello stesso?

Ad oggi abbiamo più di 100 insegne presenti sulla piattaforma.

I punti vendita sono più di 1000.

Questo sistema da quindi la possibilità di scegliere di volta in volta il punto vendita da cui ricevere la spesa, da considerare che l’insegna rappresenta la qualità (soprattutto per i prodotti freschi) per il consumatore, che appunto preferisce una catena piuttosto che un’altra a seconda della loro percezione e posizionamento.

4- Secondo lei, perché oggi il consumatore è più “sensibile” ad un tipo di servizio come quello da voi offerto: perché c’è più disaffezione verso il punto vendita oppure per altri motivi?

La sensibilità del consumatore a cui si riferisce è in realtà una necessità contemporanea quanto antica, quella del tempo.

Non parlerei quindi di “disaffezione” verso il punto vendita, ma di trasformazione delle abitudini di acquisto legate oggi a una logica che vede l’esigenza di combinare la qualità dell’insegna con l’efficienza del servizio offerto.

In questo momento i clienti desiderano ricevere la propria spesa in una finestra di massimo 3 ore dal proprio ordine.

Supermercato24 in questo senso non solo offre il servizio ai consumatori ma si propone come partner ideale dei retailer per abilitarli al e-commerce senza costi di set-up della piattaforma e della struttura logistica.