Fame di bellezza

Quando la ricerca della bellezza si trasforma in un’ossessiva ricerca di perfezione estetica da raggiungere a tutti i costi, allora ci si può “ammalare di bellezza”.

Giuseppe Polipo, psicoterapeuta e medico estetico, è l’autore di questo articolo

Quando si è piccoli si percepisce la propria immagine riflessa negli occhi della propria madre e poi, da adulti, si continua confrontandola con l’effetto che essa produce sugli altri. La nostra identità è basata sulla stabilità e sulla coerenza della nostra immagine attraverso il continuo confronto con gli altri, in un complesso gioco di valori e relazioni sociali.

In un simile contesto accade spesso che l’essere belli si trasformi in un obiettivo da raggiungere a tutti costi e che questa “fame” di bellezza, unita all’eccessiva preoccupazione per il giudizio altrui e alla paura di non piacere, venga così estremizzata da condurre ad una lacerazione dell’integrità corpo/mente e portare a disturbi ossessivi e/o fobici che tendono ad essere intrusivi nelle relazioni con gli altri. Nei casi più estremi si può incorrere in gravi patologie come anoressia, dismorfofobia, narcisismo, depressione.

Un errato rapporto con il cibo può essere segnale di un disagio più profondo

QUANDO L’ESTETICA DIVENTA UNA VIA DI FUGA DA NEVROSI E INSICUREZZE

Nel caso di una persona insoddisfatta per un corpo sentito come inadeguato o brutto, il mondo dell’estetica si trasforma in una via di fuga nevrotica nei periodi più difficili della propria esistenza. Bisogna quindi conoscere le motivazioni di chi si avvicina ai trattamenti di medicina estetica, per evitare di alimentare illusioni o aspettative eccessive e irrealistiche.

è importante capire se le aspettative del paziente sono realistiche o sintomo di un disagio profondo

Ogni richiesta di ‘maggiore bellezza’ implica, infatti, inconsciamente il bisogno psicologico di lenire insicurezze e piccole ansie che trovano un punto debole in caso di bassa autostima e nei dubbi sul proprio aspetto fisico o sul proprio valore seduttivo. I trattamenti estetici non possono essere fondati su una logica di ‘standardizzazione’ o su promesse -peraltro poco mantenibili – di ‘giovinezza e bellezza per sempre’, così come un intervento medico-estetico non si può limitare al solo trattamento clinico-chirurgico, ma deve tener conto anche della rete di relazioni nelle quali il volto “estetico” si pone prima e dopo ogni trattamento.

Occorre, allora, un cambio di prospettiva radicale rispetto ai modelli estetici competitivi e frustranti proposti dai mass media (come potrebbe essere la richiesta, per le donne, di portare una taglia 38 a vita).

IL RUOLO DELLA PSICOLOGIA  ESTETICA

La conoscenza della psicologia applicata al mondo della bellezza diventa fondamentale per chi opera in questo campo. È fondamentale, soprattutto per un medico, avere la consapevolezza che un soggetto possa essere ammalato di ‘bellezza’ e valutare attentamente le dinamiche psicologiche (carattere, personalità, motivazioni) dietro ogni richiesta.

Un cosmetico, così come un intervento estetico, può e deve dare benessere, ma non può risolvere problemi affettivi o identità sociali.

Ogni problema estetico, infatti, segnala indirettamente parti di sé inibite che, se non espresse, possono provocare insoddisfazioni e frustrazioni, soprattutto quando i propri la propria immagine non è quella desiderata,  con il risultato che tensioni, paure e sensi di colpa, se non affrontati, orientano la psiche verso pensieri ripetitivi e plasmano una mente incapace di trovare un compromesso tra la propria identità ideale e la realtà di tutti i giorni.

La prima cosa da fare è, allora, quella di alleggerire la psiche del cliente da aspettative irrealistiche, e comunicare, con grande tatto ma anche con estrema chiarezza, che non è possibile risolvere problemi affettivi o di identità sociale solo attraverso prodotti cosmetici, camouflage o trattamenti estetici miracolosi. Successivamente ci si potrà dedicare più serenamente a legare ogni trattamento estetico al mondo emozionale e creativo di chi chiede maggiore bellezza e benessere.

Per approfondire:

G.Polipo “Psicologia dell’Estetica. Istruzioni per una bellezza consapevole”.