Il Corso ICQ 2016 è iniziato. La parola ai nuovi allievi

Barbara Maione, collaboratrice per Delarom Italia e consulente in farmacia, fa parte di quella nutrita schiera di nuovi iscritti al corso ICQ che hanno fatto loro debutto tra i banchi dell’Università di Ferrara alla fine di gennaio. Abbiamo deciso di intervistarla per capire tra, aspettative e desideri, che cosa spinge un professionista a intraprendere questo percorso formativo.

1. Come è venuta a conoscenza del corso ICQ?

Sono venuta a conoscenza del corso ICQ diverso tempo fa, perché me ne parlò il titolare dell’azienda dove lavoro: parlo del Dr. Rossaro, AD di Delarom Italia. Fu lui a consigliarmi di seguire il corso, dopo che avevo manifestato l’esigenza di ricevere una formazione più adeguata al mio profilo professionale: la mia figura, infatti, unisce il ruolo di agente di commercio più stretto, a quello più complesso di consulente in campo dermocosmetico e medico estetico.

2. Da che cosa è nata questa esigenza?

Ritenevo che il mio percorso di studi fosse incompleto (maturità classica e un biennio scarso di medicina) e il mio desiderio era di poter gestire il mio lavoro facendo leva su punti di riferimento solidi, informazioni aggiornate e specifiche e, perché no, anche su un titolo che certificasse impegno e sforzi fatti per essere professionisti eccellenti in un settore in grande e rapida evoluzione.

Il mio desiderio, quindi, era di approfondire vari aspetti dell’universo cosmetico e in particolare quelli legati al prodotto, cioè a quello che applichiamo sulla pelle- l’organo più esteso del nostro corpo.

Un’immagine delle prime lezioni ICQ 2016

3. Che cosa si aspetta da questo corso?

Mi aspetto di avere strumenti in più per potermi rivolgere non solo in modo competente e sicuro, ma anche brillante e creativo, a quell’universo di professionisti – farmacisti, medici, estetiste, naturopati- con cui mi confronto quotidianamente e di offrire la stessa expertise e competenza anche a quelle persone con problematiche di pelle o esigenze estetiche, che in questo momento ricevono dai media informazioni spesso contraddittorie e confuse. In sintesi, mi aspetto di diventare una counselor dermo-estetica a 360° in grado di supportare, argomentare e fornire informazioni ai miei interlocutori in maniera valida e scientifica.

Inoltre, da sempre, mi stimola la soddisfazione e il piacere di poter restituire armonia e bellezza a chi l’ha persa e diventare per queste persone un riferimento degno di stima e fiducia.

4. Quale parte del programma la “solletica” di più? 

La parte del programma che mi attira in particolar modo è tutta l’area scientifica, ma anche le tecniche di comunicazione, pubbliche relazioni e cosmeto- linguistica. Ritengo, però, molto interessanti anche gli altri temi in programma, soprattutto in considerazione di una formazione più completa possibile.